Gloverall: il Montgomery Made in England

Storia del Montgomery

Alla fine del XIX secolo, la Marina britannica, alla ricerca del miglior indumento protettivo contro il freddo durante le navigazioni in Antartide, adottò l’antenato del montgomery e continuò a migliorarlo, utilizzando anche i denti di balena come alamari.

La sua ampia vestibilità era tale da permettere ai soldati di indossarci le uniformi sotto, mentre l’allacciatura ad alamari e il cappuccio assicuravano calore e riparo dalle temperature gelide a cui erano sottoposti. Inoltre, questo tipo di allacciatura rendeva molto più facile aprire e chiudere il cappotto anche con i guanti spessi, di cui non potevano fare a meno.

Il suo successo all’interno della Royal Navy si diffuse agli ufficiali dell’esercito e ad altri corpi militari: il “Royal Flying Corps”, i “Raiders” (prima dietro le linee nemiche nella seconda guerra mondiale), il “Long Range Desert Corps” (che sarebbe poi diventato il SAS) che lo usarono attraversando i deserti del Nord Africa.

A renderlo particolarmente famoso fu poi il generale britannico Bernard Law Montgomery, che era solito portarlo sopra la divisa.

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In Italia il cappotto prese, infatti, il nome dal generale, ma nel resto del mondo è più correttamente chiamato duffle coat o ancor più propriamente duffel coat (dalla cittadina belga Duffel, vicino Anversa, da dove proviene il tessuto), e solo talvolta Monty coat in onore appunto del generale.

Gloverall: Made in England

Cinque anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, ai grossisti di guanti e tute H&F Morris, Harold e Freda, fu offerta una grande quantità di montgomery militari in eccedenza che andarono rapidamente esauriti nei negozi di abbigliamento da campeggio e per il tempo libero.

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Questo successo spinse Harold, figlio di un maestro sarto, e Freda a produrre i propri montgomery per la loro nuova azienda: la Gloverall.

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A causa della continua alta domanda e grazie ad Harold e Freda che ne videro il potenziale, il cappotto si trasformò da indumento militare a capo super cool per uomini e donne.
I duffle coat Gloverall vennero così esportati in tutto il mondo diventando un vero classico britannico.

Fotografato con indosso l’iconico Monty Duffle coat di Gloverall, Tony Brooks viene catturato insieme alle leggende delle corse Sterling Moss e Mike Hawthorn al Gran Premio di Monaco nel 1957.

 

Molti degli abili artigiani di Gloverall avevano imparato il mestiere a Londra e la città fu fondamentale affinché il marchio potesse mantenere i propri processi produttivi nel Regno Unito e non perdere nulla della sua identità o prestigio
Nel 1962, per stare al passo con la domanda, fu presa la decisione di aprire una nuova fabbrica.
La politica del governo, però, vietava l’apertura di nuovi stabilimenti a Londra. Gloverall, pertanto, si trasferì a Wellingborough, nel Northamptonshire.

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Così, l’offerta di montgomery aumentò improvvisamente e questo capo d’abbigliamento divenne molto popolare tra le giovani generazioni che lanciarono la nuova tendenza militare.

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Appariva nei film di guerra ed era indossato dai bambini e dalle loro madri, nonché dai giovani anti-establishment, già a partire dagli anni 50-60. Volendo fare una dichiarazione contro la guerra, presero il montgomery e lo trasformarono in un simbolo di “Pace e Amore”, indossato con stivali da deserto su scooter lucenti, ai concerti rock e nei festival, o nei film new wave.

Da quel momento, il montgomery assunse un’immagine “intello-chic”, molto “Rive Gauche” parigina.

Celebrità come, Jean Cocteau Jack Nicholson e David Bowie portarono questo capo alla ribalta.

 

Jack Nicholson e Art Garfunkel hanno recitato insieme – e indossato insieme montgomery – nell’ottimo Carnal Knowledge diretto dal recentemente scomparso Mike Nichols e distribuito nel 1971.

Il Montgomery, negli anni successivi, si affermò definitivamente come un capo imprescindibile del guardaroba maschile e femminile.

 

 

 

 

 

 

Gloverall custodisce ancora oggi il design originale del montgomery. Fin dalla sua nascita nel 1951, le sue fondamenta sono sempre state radicate nella cultura britannica, utilizzando materiali di alta qualità.
I tessuti premium sono ancora prominenti. I tweed di Abraham Moon, Fox Brothers e Harris Tweed si affiancano ai cotoni rivestiti cerati di Halley Stevens e ai cotoni steccati della British Millerain.
Tradizione ed artigianalità rimangono pertanto punti fermi della produzione.

Il montgomery, sebbene abbia più di 100 anni, è ancora e sarà sempre un capo di grande fascino: design senza tempo.